Il volontariato dei lavoratori fa bene ad aziende e Terzo Settore
L’Opera della Provvidenza Sant’Antonio (Opsa) di Padova offre servizi di parrucchieri volontari ai suoi ospiti, migliorando la loro dignità e qualità della vita. Questo tipo di volontariato aziendale, premiato dal concorso “Volontari@work” della Fondazione Terzjus, è in crescita in Italia, con circa 65mila imprese coinvolte nel 2024. Il volontariato di competenza, dove i lavoratori donano le proprie abilità professionali, rafforza il capitale sociale e migliora la reputazione aziendale.
Volontariato aziendale, dal permesso per donare all’alta consulenza, così le imprese si fanno più sociali
Il volontariato aziendale, in particolare di competenza, è un fenomeno emergente in Italia, con meno di 65mila imprese che lo praticano e 333mila interessate. Questo tipo di volontariato, che coinvolge impiegati, quadri e dirigenti, trova terreno fertile soprattutto nelle imprese medio-grandi.
Volontari@work: torna il Premio della Fondazione Terzjus che valorizza il volontariato di competenza, Da oggi aziende ed ETS possono candidarsi
Roma, 3 dicembre 2025, lanciata la terza edizione del premio volontari@work dalla sala stampa della Camera dei Deputati.
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Amministrazione di Sostegno, la svolta: gli Enti del Terzo Settore per un supporto davvero centrato sulla persona
A partire dallo studio promosso da Terzius Fondazione, che per primo ha messo in luce la necessità di una revisione organica dell’Amministrazione di Sostegno (AdS) e l’urgenza di allineare l’ordinamento italiano ai più avanzati standard internazionali, è maturato un percorso istituzionale che ha portato il CNEL ad elaborare una proposta di riforma complessiva. Su queste basi, il 25 novembre 2025, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ha approvato il Disegno di legge di riforma dell’AdS, segnando un passaggio decisivo nel superamento di un modello introdotto oltre vent’anni fa dalla legge 6/2004 e oggi ritenuto non più adeguato alle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
E, nella seduta del 25 novembre 2025, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ha approvato il Disegno di legge di riforma dell’Amministrazione di Sostegno (AdS), con l’obiettivo di aggiornare un istituto introdotto oltre vent’anni fa dalla legge 6/2004. La riforma si ispira ai principi dell’articolo 12 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che riconosce la piena capacità giuridica delle persone con disabilità e amministrate e promuove modelli di supporto fondati sulla volontà e sulle preferenze individuali. In questa prospettiva, l’amministratore di sostegno viene concepito non più come un sostituto della persona, ma come un facilitatore delle sue decisioni e del suo progetto di vita.
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Irap e Terzo settore, l’obiettivo è assicurare la coerenza fiscale
Con l’entrata in vigore del Titolo X del Codice del Terzo settore nel 2026, gli enti del Terzo settore (Ets) passeranno dal regime “commerciale” a quello “non commerciale”, con un possibile aggravio fiscale legato all’Irap. La base imponibile Irap per gli Ets, basata sulle retribuzioni, potrebbe essere rivisitata per evitare disparità, ad esempio adottando il regime di favore delle associazioni sportive dilettantistiche. L’obiettivo è garantire coerenza fiscale e uniformità territoriale.
Onlus nel Registro unico con bilanci già adeguati
Entro il 31 marzo 2026, le ONLUS devono iscriversi al Registro nazionale, presentando statuto adeguato e ultimi due bilanci conformi al Codice del Terzo settore. La mancata iscrizione entro la scadenza comporterà la devoluzione del patrimonio, limitata all’incremento patrimoniale maturato durante l’iscrizione all’Anagrafe. Le ONLUS con personalità giuridica devono fornire una situazione patrimoniale aggiornata, mentre quelle senza devono acquisirla e integrarla se insufficiente.
L’accesso al RUNTS di enti iscritti nel registro delle persone giuridiche (Nota a Cons. Stato, Parere 22 agosto 2025, n. 932)
Un ente già iscritto al registro delle persone giuridiche e che intenda iscriversi al RUNTS per acquisire la qualifica di ente del terzo settore, deve farlo con un notaio ai sensi dell’art. 22 CTS. E sarà il notaio a dover verificare la conformità a legge dello statuto modificato da questo ente per potersi iscrivere al RUNTS come ETS. Un parere reso dal Consiglio di Stato sembra approdare a conclusioni diverse, ritenendo Prefetture e Regioni competenti sulle modifiche statutarie necessarie all’iscrizione dell’ente con personalità giuridica nel RUNTS. In questa nota critica della posizione assunta dal Consiglio di Stato si spiega perché la competenza sui controlli spetti a norma di legge ai notai piuttosto che a prefetture e regioni. La nota è stata redatta da Daniela Boggiali, Antonio Fici e Rocco Guglielmo ed è stata pubblicata nel Notiziario del CNN. L’auspicio è che possa fare chiarezza sulla questione, tranquillizzando i notai sulla procedura da seguirsi e inducendo il Consiglio di Stato a rivedere la sua tesi.
Documentazione - Ultimi inserimenti
T.A.R. Campania, 10 ottobre 2025, n. 6656
Gratuità quale non economicità del servizio gestito da ETS
T.A.R. Calabria, 2 ottobre 2025, n. 1549
Co-progettazione e valutazione dell’offerta
Nuovi orientamenti Unioncamere-Consiglio Nazionale del Notariato
5. Imprese sociali (Trasferimento d’azienda; Fusione/Scissione; Trasformazione)